Basta...!!!,dopo l’ultima
Venicemarathon,quella del 2010 pensavo di prendermi un anno
sabbatico,un anno senza maratone per rigenerami un pò,senza
stress e ore ore di corsa nei lunghissimi,
tanto sudore e fatica che alla lunga si fanno sentire nei
muscoli e nella testa che ti danno tanto ma un po ti tolgono,quando entri come
si dice ”In tabella”si fa sul serio,la sera medi ripetute ,interval training e
al sabato o alla domenica il lunghissimo che quando è un po meno lungo
è piu veloce per cui
bello ma sempre duro si ,un anno decisamente tranquillo questo volevo-.
Tutto questo pensavo,mentre salendo sul treno alla stazione Santa Lucia di Venezia mi accingevo a
Tornare a casa stanco ma abbastanza soddisfatto dopo la 25^Venicemarathon.
Ma avevo fatto i conti senza il destino che aveva preso le
sembianze dei due grandi runners amici
per la pelle Gianni e Riccardo ,
che avevano appena faticato e sudato con me
da Strà a Venezia,Riccardo col personale in tasca Gianni ed
io nei nostri parametri cronometrici.
Dopo aver come sempre rivissuto i momenti che piu avevano
segnato ognuno di noi e naturalmente
credere che si poteva far meglio come riferisce ogni runner
dopo la gara quando da seduto si
dimentica
che quel giorno più di cosi non andava neppure se lo
tiravano,Riccardo comincia a parlare con
Gianni del progetto maratona umanitaria in Africa,io ascolto
di come si parli di andare nei campi profughi,
di vivere con i Saharawi di mangiare e vivere con loro e la
prima mia affermazione è stata”Ma siete sicuri di volere fare una cosa
simile’?”Mi sembrava una cosa cosi fuori dalle nostre vite tranquille e
comode,ma la risposta di Riccardo”Voglio provare il deserto, mi affascina”è bastata
a fare accendere la luce anche in me a percepire che era un occasione unica e
irripetibile ,cosi quando mi dissero”Vuoi venire ?”ho detto ci penso un pò,ma
dentro me era SIIIIIIIIIIIIIIII . cosi tutti i miei propositi di anno senza
maratone eran già svaniti praticamente all’ arrivo di quella appena corsa . Cosi è il runner cosi sempre sarà...
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